... o VICEVERSA
VICEVERSA
... poi li incontri di nuovo, e chi ti dice:
"son passato a salutare, che ora vado a Modena a studiare all'ITS"
"prof. ma si ricorda com'ero, mi riconosce ancora?"
"ho messo la testa a posto, sa?"
"ora lavoro da Amazon, mi piace. E' stata la mia ragazza a farmi crescere, ci tenevo troppo a lei"
"ciao prof :)))" mentre per strada tiene per mano i bimbi dell'asilo in cui lavora
"ma si rende conto? sto studiando !!! lei sa cosa voglio dire vero?" (sì lo so cosa vuoi dire )
"prof. ma noi eravamo come loro?" indicando i primini
"l'Erasmus mi ha aperto gli orizzonti (quello che si fa alle superiori, all'OLIVETTI, per inciso) e ho amici che sono andati a lavorare alla Bugatti in Croazia"
o semplicemente "buongiorno prof." col sorriso, dall'altra parte della strada.
Potrei continuare per molto, che son tanti ormai gli anni che insegno. Ma niente, io mi commuovo.
E penso che se poi le cose vanno storte non è colpa loro, delle nuove generazioni, ma del mondo che facciamo loro trovare.
O viceversa.
Perciò... MEGLIO VICEVERSA
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