La coperta è corta
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Da oltre sessant'anni sappiamo di aver raggiunto un utilizzo non più sostenibile delle risorse energetiche e materiali che il nostro Pianeta ci offre. Nonostante ciò, in questi ultimi sessant'anni non abbiamo fatto altro che intensificare esponenzialmente il consumo di tali risorse. Intanto la popolazione globale è più che triplicata (da 2,5 a 7,7 miliardi di "sapiens") e legittimamente ognuno aspira allo stesso benessere che vede realizzato per altri. Solo che... la cosa non è possibile! perlomeno per garantire a tutti quel benessere che facciamo coindicere con le "cose", e con l'energia necessaria a produrle e goderle.
Che la Storia venga scossa da un Putin, Biden o Xi di turno, dalla finanza pervasiva o dalle selvagge multinazionali: il problema non sta nei nomi o negli schieramenti, il problema è la coperta. Troppo corta per coprire tutti. E a poco serve essere più "forti" per tirarla a sè: ora più in qua, ora più in là, la rete dell'economia globale risulta sempre più stressata, si sfilaccia poco a poco fingendo di essere al riparo dagli incalzanti cambiamenti climatici.
E quindi? e quindi non c'è più tempo per essere pessimisti (cit. da "Home, la nostra Terra"), ma neanche per perseverare con il menefreghismo. Ad ognuno la sua parte, come se non ci fosse un domani... o meglio: perchè un domani possa essere migliore per tutti.